verifica aperture

Geologia



Il rio Albaretolo che taglia il Parco,ha “scavato” profondamente la valle ,portando alla luce le rocce più antiche.
Le arenarie di Montalto si sono formate da depositi marini risalenti a circa 30 milioni di anni fa e la loro singolare e spettacolare conformazione e’ segnalata su pubblicazioni geologiche Nazionali.
La zona fu oggetto di studio del grande scienziato naturalista Lazzaro Spallanzani, vissuto nel XVII sec di cui il sentiero omonimo raggiunge il Parco.



Osservandole con attenzione, si nota la differente “grana” dei vari tipi di arenarie, nel caso delle “molasse” (grossi sferoidi composti da sabbie grossolane) gli agenti atmosferici provocano una rapida erosione, ma nei punti dove si trova una maggiore concentrazione di carbonato di calcio, (più resistente al discioglimento), si formano “mammelloni” rotondeggianti, che da sempre hanno incuriosito gli abitanti della zona, i quali attribuendo a tali sfere influenze benefiche, le hanno utilizzate inglobandole nei muri delle case.

Nel territorio a sud del Parco e’ visibile un’affioramento di Argille di origine marina, depositatesi a grande profondità, databile tra i 60 e gli 80 milioni di anni fa.


Sul versante destro del Lago inferiore si ergono obliquamente alte pareti di Arenarie, costituite da stratificazioni sedimentate in ambiente marino circa 30 milioni di anni fa, di diverso spessore e consistenza. A valle di queste imponenti e spettacolari conformazioni,sgorga una sorgente oligo minerale, che l’analisi ha certificato come batteriologicamente pura.
A pochi metri di distanza,vi è anche una fonte di acqua solforosa.

Nella “Fonte Nera” scelta a dimora da alcuni esemplari di Tritone (Tritone crestato) si osserva una risalita costante dal fondo di idrocarburi (Gas metano).